Alte mura rafforzate da torri angolari a sporto, un centinaio di feritoie, 11 grandi aperture per i cannoni: fu eretta nel 1553-58, dal capitano uscocco Ivan Lenkovic, la fortezza a pianta quadrata che sovrasta la città, per controllare l’entrata al porto e l’avvicinarsi delle navi. Venne decisa la sua realizzazione quando la minaccia turca divenne incombente e furono utilizzate per la sua costruzione le pietre di chiese e monasteri del circondario. Al pianterreno, dove si trova anche un caffè ristorante, erano i locali per le truppe e i depositi delle munizioni. Qui sono venuti alla luce i resti delle fondamenta di una chiesa dell’XI secolo, intitolata a S. Giorgio, distrutta dai turchi nella loro avanzata. Conservava anche il frammento di una tavola con iscrizione in glagolitico coeva a quella di Baška. Al primo piano, dove erano le stanze degli ufficiali e del comandante della fortezza, è allestita la mostra permanente del Museo civico sugli uscocchi e sulla capitaneria di Segna. Un’esposizione interessante, corredata da testi esplicativi in italiano, con stemmi, armi, costumi e antichi documenti sull’attività marinara del porto e sul coraggio militare e la grande abilità degli uscocchi nella navigazione in questo pericoloso braccio di mare battuto spesso dalla bora e con infide correnti. Interessante la vista che si ha dal camminamento superiore, giacché dà modo di abbracciare con lo sguardo tutta la parte antica di Segna.