Con una superficie totale pari ad un quarto di quella urbana (lo Schweriner See è il quarto bacino per estensione della Germania), l’acqua ha pesantemente influenzato il tessuto urbanistico e lo sviluppo architettonico della capitale del Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore dalle sue origini. Sin dal 1160 per essere precisi, quando Enrico XII il Leone, duca di Sassonia, fece costruire il castello su quella che oggi è nota come Schlossinsel. Sede vescovile e poi ducale, salvo tra il 1765 e il 1837 quando la corte si trasferì a Ludwigslust, la cittadina rimase a lungo la residenza ufficiale dei duchi Mecklemburgo-Schwerin a cui si devono i numerosi edifici di rappresentanza che abbelliscono l’abitato.
Uscita senza gravi danni dalla seconda guerra mondiale, è dalla terrazza panoramica del Dom che si può apprezzare il patrimonio monumentale di Schwerin e i riflessi delle sue distese d’acqua. L’Alter Garten, oggi occupato dallo Staatliches Museum, è forse il punto più affascinante dell’abitato e offre begli scorci sulla città, sull’isola del castello e sul lago maggiore, sulla Schloßstraße e la sua scenografica cornice di palazzi del XVIII-XIX secolo.