Residenza di Ferenc II Rákóczi, condottiero e patriota impegnato nelle lotte per l'indipendenza ungherese (XVIII secolo), tanto da scrivere lettere a Luigi XIV in cerca di appoggio militare, è stato costruito a partire dal XIII secolo sulle rive del fiume Bodrog. Ricostruito in epoca rinascimentale sull'esempio dei manieri dell'Italia centrale, ha subito nel tempo modifiche e aggiunte, come quella dei bastioni innalzati tutt'intorno. È chiamata Torre rossa (Vörös-torony) la parte più antica del complesso, massiccio torrione quadrato in mattoni rossi a vista. La visita degli interni, oggi adibiti a museo, si snoda tra gli ambienti più belli, come la Perényi-loggia, portico coperto su colonne, la cappella dove è la tomba in marmo rosso di Antonio Perényi, la rinascimentale sala dei Cavalieri e la sala chiamata "sub rosa" per la bellissima rosa in pietra nella chiave di volta. Al primo piano, documenti e reperti che raccontano le vicende dei Rákóczi, l'arresto e gli anni di fughe dell'eroico Ferenc, scappato prima in Polonia, poi a Versailles e in Turchia.