La più sontuosa e grandiosa tra le chiese di San Pietroburgo sorge sulle rive della Neva e dà il nome alla Isaakievskaja plošcad', piazza nella quale la basilica è l'edificio protagonista. Dedicata da Pietro il Grande al monaco Isacco, la cui festa liturgica cadeva nel giorno natale dello zar, il 30 maggio, venne realizzata inizialmente in legno, per poi essere ricostruita più volte. L'enorme chiesa attuale (1819-58), a croce greca, è una sorta di sintesi tra la basilica di S. Pietro, il Pantheon e la cattedrale londinese di S. Paolo. Incredibilmente slanciata nonostante le proporzioni, esternamente è testimone di quell'opulenza che prese piede nella città all'epoca in cui questa divenne capitale. Sui frontoni splendidi altorilievi, intorno 4 campanili e sul tetto ben 350 statue, che si ammirano da vicino salendo al colonnato della cupola, dal quale si ha una spettacolare vista che si allarga fino al golfo di Finlandia. L'interno, ricco di ori, marmi e bronzi, ha una superficie di 4000 m2 e può accogliere fino a 14000 persone. Grandiosi il dipinto sul soffitto, opera dei pittori Brjullov e Bruni, e la gigantesca iconostasi, scandita da colonne e ricoperta di mosaici.