La storia d'amore tra la zarina russa Anna Ivanovna e l'imprenditore tedesco E.J. Biron, condita di intrighi di corte e di molta ambizione, è all'origine della costruzione dello splendido “palazzo d'inverno” di Rundale. Capolavoro del barocco iniziato nel 1736, l'improvvisa morte di Anna e la conseguente caduta in disgrazia di Biron, deportato in Siberia, causarono la sospensione dei lavori. Graziato dopo 22 anni, nel 1763 Biron tornò dall'esilio e i più famosi artisti e architetti ricominciarono a lavorare alla residenza e alla sua decorazione. Gli anni erano quelli della piena fioritura del gusto rococò. Splendidi soffitti affrescati, ricchissimi stucchi e un arredo sfarzoso erano pronti ad accogliere finalmente Biron, che morì di lì a poco, dopo soli 20 giorni vissuti nel palazzo sognato da una vita. Si accede alla dimora attraverso un cancello che si apre nelle mura delle ex-stalle, scenograficamente poste a semicerchio ai lati del corpo principale della costruzione. Aperto su un grandioso cortile, il complesso del Rundales pils muzejs è formato da tre corpi, di cui il principale misura 86 metri x 100. Le sue 138 sontuose stanze fanno oggi da elegante cornice per la Galleria d'arte figurativa lettone ed europea e di arti applicate, anche se nessuno dei pezzi esposti fa parte degli arredi originali, andati dispersi.