Nel punto più alto del Gianicolo, questa porta venne ricostruita in forme neoclassiche da Virginio Vespignani nel 1854, al posto di quella aperta da Urbano VIII (in sostituzione dell'antica porta sulla via Aurelia), danneggiata dai cannoneggiamenti del 1849. Gli spazi interni ospitano le raccolte dei musei garibaldino e della Divisione italiana partigiana Garibaldi.