Le atmosfere medievali che si respirano passeggiando sull'acciottolato di odós Ipotón, la Via dei Cavalieri, si devono agli interventi che, tra il 1913 e il 1930, hanno riportato questa strada allo splendore di un tempo. Qui, dove una volta sfilavano i Cavalieri nelle loro pesanti armature, oggi sfilano i più prestigiosi palazzi ed edifici dell'Ordine, per lo più sedi di ambasciate straniere (gli Alberghi delle Lingue). La via sale, fiancheggiando il lato settentrionale dell'Ospedale dei Cavalieri, fino ai torrioni e alle cortine merlate che segnalano l'inespugnabile palazzo del Gran Maestro. Lungo la strada fanno bella mostra di sé l'Albergo della Lingua d'Italia, quello di Francia, di Spagna e di Provenza. Passando sotto la volta della loggia di S. Giovanni, in gran parte rifatta, si raggiunge platía Klevoulou, una sorte di corte esterna del palazzo. Qui sorgeva la chiesa di S. Giovanni, patrono dell'Ordine, dove era custodita la veneratissima reliquia della mano di S. Giovanni il Battista e dove venivano sepolti i Gran Maestri. Distrutta dallo scoppio di una polveriera nel 1856, la chiesa fu ricostruita nel 1925 in piazza Eleftherías.