Capitale dei Cavalieri di S. Giovanni, Rodi non poteva non avere una struttura destinata ad alloggio per i pellegrini e luogo di cura per gli infermi. Tra gli edifici della Rodi cavalleresca è proprio l'Ospedale, nel quartiere di Collachio un tempo riservato all'Ordine, il più maestoso e imponente. Eretto tra il 1440 e il 1489, fu adibito a caserma, gravemente danneggiato durante il dominio turco e riportato all'aspetto originario dagli italiani nel 1913. Si entra in un cortile porticato, al centro del quale sono un leone in pietra del I secolo a.C. e un mosaico proveniente da una basilica paleocristiana sull'isola di Kárpathos. Una scalinata conduce alla grande sala dell'Infermeria, galleria a due navate in grado di contenere fino a 100 letti. Gran parte delle pareti dell'Ospedale ospitano pietre tombali dei cavalieri, che fanno di quest'edificio una sorta di mausoleo dove ricordare e celebrare gli uomini che hanno fatto grande il nome dell'Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni. In alcune sale è allestito un Museo archeologico che espone pezzi di epoca ellenistica e altri provenienti dalle necropoli dell'isola. Degne di nota le lastre tombali dall'isola di Níssiros, statue e rilievi ellenisti e romani, tra cui spiccano la bellissima “Afrodite pudica”, ritrovata nel 1929 presso l'Albergo delle Rose, e l'”Afrodite di Rodi”, elegante statuetta in alabastro raffigurante la dea che esce dal mare.