A chi le dedica il giusto tempo, Rodi sa riservare non poche sorprese. Influssi orientali, segni lasciati dalle dominazioni succedutesi nei secoli, monumenti che rimandano all'epoca in cui l'isola fu quartier generale dei Cavalieri di S. Giovanni (XIV-XVI secolo), mura ed edifici medievali. Clima mite e soleggiato che permette di godere di lunghe estati, mare blu, cielo raramente attraversato da nuvole e una storia condita di leggenda sono gli elementi che accomunano Rodi alle altre isole greche. Qui, una prorompente vegetazione mediterranea, boschi di conifere, coltivazioni di agrumi, viti e tabacco, non solo diventano protagonisti di vedute straordinarie, ma si trasformano anche in rifugio contro le implacabili temperature estive. È la più grande e lussureggiante delle isole del Dodecáneso, tutte piuttosto piccole, aspre e scoscese. Separata dalla costa turca dal breve stretto di Marmara, l'isola nacque secondo la mitologia dall'amore tra Hélios e la ninfa Rhoda, da cui ebbe il nome. E al dio Sole gli antichi isolani tributarono sempre grandi onori, arrivando a costruire un simulacro in bronzo alto oltre 30 metri e considerato una delle sette meraviglie del mondo antico.