Al centro della piccola, raccolta piazza, alle spalle del Korzo, svetta la colonna dello Stendardo, eretta nel 1508 dai veneziani (accanto al rilievo del santo patrono Vito è un tondo già contenente un leone marciano scalpellato) e dopo la sconfitta della Serenissima trasformata in segno di civico lealismo proasburgico. La piazza è delimitata a nord-ovest dall’ex palazzo del Municipio (1883), disegnato da Filiberto Bazarig su incarico dell’allora sindaco Giovanni de Ciotta. L’edificio nacque dalla ristrutturazione di parte del convento degli Agostiniani (1315-1408), ricostruito in stile barocco dopo il terremoto del 1750; dissolto in seguito all’editto di Giuseppe II, fu in parte adibito a sede dell’amministrazione comunale. Annessa al convento era la chiesa di Sv. Jeronim (S. Girolamo), pantheon della nobiltà cittadina, la cui facciata tardobarocca prospetta anch’essa sulla piazza. L’ex Municipio ospita oggi il Rettorato dell’Università; quel che resta dell’originario convento è di proprietà dei Domenicani.