Cittadina tra foreste di querce e di pini, celebre per l’artigianato di oggetti in legno detti suha roba. Già nel 1492 l’imperatore Federico III concesse ai suoi abitanti il permesso di vendere in ogni località dell’impero i già noti e apprezzati prodotti artigianali (oggetti non solo in legno, ma anche in ceramica). Distrutta più volte dai turchi, la località ha conservato pochi segni del passato: oggi si vedono una piccola parte del castello e tratti di mura lungo il fiume.