È difficile stabilire quando giunsero qui i primi visitatori, attratti dal clima straordinariamente mite, dalla vegetazione e dalla bellezza del mare. Di certo si sa che già nel 1895 era in funzione un’apposita società per la salvaguardia e la valorizzazione del capoluogo isolano e degli altri piccoli centri, alla quale fece seguito la costruzione di alberghi, pensioni, stabilimenti balneari e, nel 1912, di un centro per cure climatiche. Così, di anno in anno, si sviluppò la vocazione turistica di Arbe, che vanta un primato: già nel 1934 venne qui ufficialmente riconosciuta una spiaggia sulla quale era permesso prendere bagni di sole in costume adamitico. Oggi l’isola di Rab, allungata lungo la costa dalmata da nord-ovest a sud-est per 22 km di lunghezza, è una delle più conosciute e frequentate dai turisti, grazie anche alla consistente presenza di strutture ricettive. Provenendo dalla costa, l’isola appare brulla e rocciosa per la bora che lascia crescere solo rari cespugli. Ma basta percorrere qualche chilometro per inoltrarsi in un paesaggio verdissimo, dove la macchia mediterranea si alterna a fitti boschi di lecci e pini marittimi, e circonda aree coltivate a ulivi, cereali e alberi da frutta. Questa particolare vegetazione è dovuta alla presenza di tre catene di colline calcaree, che culminano nel monte Kamenjak e costituiscono la spina dorsale dell’isola: la riparano dai venti freddi nord-orientali, assicurando un clima particolarmente mite e soleggiato.