Di fronte a Punat si trova questo tondo isolotto coperto da una fitta macchia di verde (riserva naturale con oltre 400 specie vegetali), dove già nei primi secoli del cristianesimo si rifugiarono alcuni eremiti. Vi sorge un antico convento francescano, fondato nel 1447, che fu un importante centro di conservazione e diffusione della scrittura glagolitica; nel suo archivio-biblioteca sono custoditi oltre 20000 manoscritti e incunaboli redatti nell’antica scrittura, un patrimonio storico davvero unico e d’inestimabile valore. Inoltre si trova una rara copia dell’Atlante di Tolomeo stampata a Venezia nel 1511. Nella chiesa, del XVI secolo, sono conservati dipinti veneti del ’600, un polittico di Girolamo da Santacroce (1535) all’altare maggiore e, sulla parete di fondo del presbiterio, un Giudizio Universale del 1653. Nel convento è allestito un museo composto di diverse sezioni: nel chiostro sono sistemati un lapidario e una raccolta naturalistica di conchiglie, fossili e animali imbalsamati; nella chiesetta di S. Bernardino, originaria del XII secolo, è una raccolta di arte sacra, con manoscritti e incunaboli glagolitici, pergamene, icone e antichi documenti; alcuni ambienti del monastero accolgono poi una raccolta etnografica, con costumi tradizionali, oggetti di uso comune e una curiosa raccolta di fazzoletti usati dalle donne dell’isola per coprirsi il capo.