La breve penisola che sta fra Premantura/Promontore e Capo Kamenjak è un’area protetta senza costruzioni né strade asfaltate, dove regna incontrastata la macchia mediterranea con i suoi intensi aromi; un luogo ideale per trascorrere una giornata nella natura e per un bagno in acque sempre pulite. Solo un piccolo tratto accoglie una pineta, piantata negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando si voleva realizzare un campeggio, progetto fortunatamente mai andato in porto. Si accede all’area protetta subito dopo Premantura/Promontore. Anche nei periodi di maggiore afflusso, si possono trovare angoli di pace, magari inoltrandosi lungo i sentieri che portano alle baie più lontane dalla strada. I mesi migliori per visitare il Capo sono aprile e maggio: il mare è ancora freddo e solo i più coraggiosi faranno il bagno; in compenso la penisola è pressoché deserta e dapprima vi maturano squisiti asparagi selvatici (è l’unica specie vegetale che i visitatori possono raccogliere), quindi vi fioriscono le orchidee, con un paio di specie endemiche. Nella costa orientale del Capo, rocciosa e con un porticciolo usato dai pescatori di Promontore, sono state rinvenute impronte fossili di dinosauri, sia sull’isoletta subito al largo della costa (Fenoliga) che nella zona di Pinizule, a cui si giunge con un percorso pedonale segnalato e orlato da riproduzioni degli estinti abitatori del luogo. Nella costa est si aprono baie più ampie, come quella di Portic, che d’estate si riempie di barche all’ormeggio. Molto frequentata anche quella di Debeljak, per via del litorale sabbioso e dei bassi fondali, garanzia di acqua calda anche fuori stagione. Sulla punta, dove strapiombano le falesie, si aprono grotte ben note ai sub (ci si arriva solo attraverso passaggi sottomarini). Il mare è particolarmente pescoso (con abbondanza di calamari e granseole) e pulito, come dimostra la presenza della rara foca monaca. Qui si trova anche il punto di ristoro più bello dell’area, il Safari bar, immerso nella boscaglia.