È la più grande e meglio conservata di tutta la Transilvania, eretta in più fasi dai sassoni, storici abitanti di Prejmer. L'ingresso si trova al centro di un'ala edificata dopo l'invasione turca del 1421, nella quale alcuni ambienti ospitano una piccola esposizione etnografica sulla cultura sassone della zona della vicina Brasov. Si attraversa la poderosa cinta interna, alta 15 metri e spessa dai 5 ai 6, attorno alla quale sono addossati 272 ambienti che in caso di assedio servivano come abitazioni e magazzini delle derrate alimentari. Alcuni di questi spazi sono oggi accuratamente arredati con mobilio dell'epoca e strumenti di lavoro, così da ricreare uno spezzone di quella che doveva essere la vita all'interno della fortezza ai tempi in cui fuori imperversavano le minacce. Al centro delle mura si trova la chiesa evangelica, in forme gotiche e con una pianta a croce greca che fa supporre sia stata eretta prima del 1225, anno in cui l'Ordine Teutonico, che era solito costruire luoghi di culto di questo tipo, venne espulso dalla Transilvania. Nell'interno spicca il quattrocentesco trittico d'altare, risalente al '400, interessante perché i personaggi sono ritratti con le vesti proprie dei sassoni di Transilvania. Come in altre chiese evangeliche della regione, ai muri pendono antichi tappeti, dono dei mercanti che intrattenevano traffici con l'Oriente.