Si stende nella parte nordoccidentale dell’isola, quella coperta dalla vegetazione più fitta e con una flora particolarmente rigogliosa. Nella sua frastagliata costa, si aprono numerose cale e piccole baie. Comprende due piccoli laghi, raggiunti da un sentiero escursionistico e i villaggi di Polace, Pomena e Govedari. In periodo turistico è opportuno lasciare le auto e gli altri veicoli a motore al piccolo porto di Polace, località che deve il nome alle rovine di un palazzo (palaca in croato) di età romana, fiancheggiate verso il mare da due torri ottagonali del III-IV secolo. Accanto sono altri ruderi, appartenenti a una basilica paleocristiana del V secolo. Breve, ma di grande soddisfazione per il camminatore, che verrà premiato da una veduta indimenticabile, è l’escursione che parte da Polace e in 2 km raggiunge Govedari, sulla cima di una collina che domina il Veliko jezero (lago Grande), unito da un canale al più piccolo Malo jezero (lago Piccolo). Piuttosto ripido è il sentiero che da Govedari scende ai due laghi, le cui acque più calde di quella del mare consentono bagni anche fuori stagione. Alla portata di tutti è invece il percorso che li raggiunge da Pomena, paradisiaco porticciolo marino a 4 km da Polace: si tratta di una breve escursione, da compiere a piedi (in 15 minuti), in bicicletta (gli invasi sono orlati da una stradina asfaltata), o con un servizio navetta. Nel lago più grande è l’isolotto di S. Maria, con un convento benedettino fondato nel 1151 da un gruppo di frati provenienti dal Gargano. Rifatto e fortificato nel XVI secolo, il complesso conserva il chiostro e l’edificio abbaziale, di forme rinascimentali; alla chiesa, eretta nel XII secolo in stile romanico pugliese, sono stati aggiunti nel XVI secolo il campanile e il portico.