Il colle di Pergamo divide la città moderna dall’acropoli che domina la piana circostante. Su questo sperone roccioso alto quasi 300 metri gli architetti greci e romani riuscirono nell’impresa di costruire templi, palazzi, edifici e circondarli con una cinta muraria di cui restano alcune tracce. Dalla sommità dell’area sacra si riconoscono le rovine degli acquedotti romani che assicuravano l’approvvigionamento idrico a più di 50 km di distanza, ma è sul fianco occidentale che si incontrano i monumenti più importanti: il tempio di Traiano, costruito nel punto più elevato, quello di Dionisio, di Demetra, di Era, le rovine della biblioteca, il santuario dorico di Atena, l’altare di Zeus, il Teatro e gli edifici dei Ginnasi. L’agorà inferiore era invece riservata alle attività commerciali e si collega all’Acropoli attraverso la porta di Eumene II.