Il monumento più visitato al mondo. Svetta sulla città da 300,65 metri e il suo profilo inconfondibile è nell’immaginario comune il simbolo di una città e di una nazione intera. Difficile oggi immaginare che durante la sua costruzione si scatenarono polemiche violente. Era il 1889 e Parigi organizzò per il primo centenario della Rivoluzione la più grande delle Esposizioni Universali mai realizzate prima. Due i punti cardine dell’esposizione, la Galerie des Machines e, appunto, la Tour Eiffel, che a dispetto delle ambizioni del suo omonimo inventore, sembrava ai più una sfida tecnologica priva di utilità. Ma nonostante le avversità Gustave Eiffel costruì la torre in soli 25 mesi e guadagnando il favore del pubbico vide la sua creazione diventare presto l’effige cittadina. Obbligata a sparire dopo 20 anni come tutto quanto costruito per l’Esposizione Universale, si conquistò lentamente il diritto a restare: divenne stazione meteorologica, poi stazione radio; una convenzione internazionale nel 1912 stabilì che dalla torre venisse diffusa l’ora universale e nel 1922 ebbero inizio le prime trasmissioni radiofoniche di Radio Tour Eiffel. Concepita per sfidare il vento, registra un’oscillazione di soli 15 cm e nonostante la sua mole non proprio ridotta (circa 7000 tonnellate) il carico al suolo e equivale a quello di un uomo seduto su una sedia (4 kg per cm°). Una sapiente illuminazione notturna la rende ancora più leggera; gli ascensori salgono tra la filigrana della struttura, lo sguardo si apre, l’orizzonte si allontana e arrivati in cima si gode un panorama straordinario.