Si tratta del complesso che accoglie l’Accademia di Belle Arti di Parigi e l’Università di Architettura. Occupa il sito del seicentesco convento des Petits-Augustins, di cui rimangono alcune parti risistemate, dove Alexandre Lenoir (1761-1839) ai tempi della Rivoluzione e dell’Impero aveva allestito un museo di sculture francesi, chiuso nel 1816 quando l’edificio venne destinato alle Belle Arti. I lavori di adattamento furono affidati all’architetto François Debret, che realizzò prima il Bâtiment des Loges e poi il Palais des études, terminato dal suo allievo Félix Duban. Quest’ultimo progettò anche i cortili di accesso su rue Bonaparte, la cappella e rinnovò il vecchio chiostro: per farlo si servì degli elementi architettonici e decorativi rimasti dopo la chiusura del museo, che hanno il pregio di dare all’insieme un volto omogeneo. Oggi le oltre 450.000 opere d’arte che appartengono all’École sono esposte a rotazione (solo una parte è visibile al pubblico), mentre ai disegni è stata riservata la sede espositiva del Cabinet Jean Bonna. Un recente lavoro di restauro ha inoltre trasformato il cortile centrale, coprendolo con una vetrata che ne esalta la bellezza e lo inonda di luce.