Uno dei più ammirati e visitati musei del mondo. Ospitato dalla Gare d’Orsay, stazione costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1900, raccoglie secondo un ordine cronologico le opere dagli inizi dell’800 agli anni ’30 del XX secolo, descrivendo i movimenti artistici a cavallo tra i due secoli: realismo, impressionismo e Art Nouveau. Attraversando ambienti molto diversi per metratura e impatto, si percorre un viaggio che incontra le sculture e le pitture ottocentesche fino alle prime fasi del periodo impressionista (pian terreno), quadri e bronzi ottocenteschi di varie tendenze (piano mezzanino), prima di godere dei massimi capolavori dei padri dell’impressionismo (livello superiore). Salvare la gare d’Orsay quando era sul punto di essere demolita e trasformarla in museo fu, nel 1977, una decisione del presidente Valery Giscard d’Estaing. La stazione, costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1900 comprendeva anche un palazzo, distrutto in seguito. La trasformazione in museo e il restauro dell’edificio furono realizzati dal 1980 al 1986 (anno in cui fu inaugurato il museo) dagli architetti Jean-Paul Philippon, Renaud Bardon e Pierre Colboc, che hanno cercato di rispettare l’architettura originaria. Un’attenzione che ha contraddistinto anche l’allestimento interno affidato a Gae Aulenti che ha tentato di accordarsi con il carattere monumentale dell’antica stazione, costruendo due piani intermedi e cercando di conciliare la luce naturale che proviene dalle grandi vetrate con la diversa intensità di luce necessaria alla presentazione delle opere.