Il viale che dà il nome al quartiere è un’arteria di grande traffico, attorno alla quale si trovano alcuni tra i luoghi più animati della vita letteraria tra il XIX e il XX secolo. Da Notre-Dame-des-Champs (N. 91), costruita nel 1867-76 da Léon Ginain, si procede verso il carrefour Vavin, dove si erge solitaria la statua di Balzac realizzata da Rodin nel 1898: l’opera provocò un incredibile scandalo perché lo scrittore, gloria della nazione francese, è rappresentato in vestaglia. Al N. 102 è il bistrot La Coupole, del 1927, tuttora considerato uno dei più prestigiosi della zona, sebbene la nuova clientela abbia poco in comune con la stravagante folla che intorno al 1930 frequentava il locale. La grande sala è sorretta da 24 pilastri decorati dagli artisti che all’epoca della costruzione abitavano a Montparnasse, mentre nel seminterrato il dancing (vi si accede dal N. 100) occupa una sala dipinta con preziose lacche rosse e nere e ornata da grandi specchi. Poco lontano, al N. 105, si trova La Rotonde, un bistrot inaugurato nel 1911 che divenne ben presto il ritrovo degli artisti di zona: Apollinaire, Picasso, Max Jacob e Modigliani. Nel 1958 fu soppiantato da una sala cinematografica, ma l’attuale brasserie perpetua la tradizione del nome organizzando mostre di pittura. Sul marciapiede opposto, al N. 108, Le Dôme, aperto nell’ottobre 1897, fu il ritrovo di artisti tedeschi e dissidenti russi, tra cui Trotzkij e Lenin. Passata la moda del ballo all’aperto, la Closerie des Lilas, al N. 171, dal 1890 divenne punto d’incontro degli intellettuali e degli studenti di Montparnasse; celebri erano le serate letterarie del martedì, animate dal poeta Paul Fort. Ancora oggi, nella splendida sala in stile art déco, non è raro sorprendere i commensali impegnati in vivaci «querelle» letterarie. Nelle immediate vicinanze del boulevard du Montparnasse sorgono anche alcuni edifici degli anni ’30 del ’900 di particolare pregio architettonico: la Maison à gradins sportives, al N. 26 della vicina rue de Vavin, costruita nel 1912 da Henri Sauvage, utilizza la tecnica del terrazzamento per illuminare e aeare meglio gli appartamenti. Altro esempio degno di nota è L’Atelier 17, al N. 31 di rue Campagne-Première, d’inizio XX secolo: interamente decorato con maioliche e motivi floreali, ha ospitato artisti di spicco come Miró, Calder, Giacometti, Max Ernst, Kandinskij e oggi accoglie il designer Philippe Starck.