Fu tracciata solo nel 1910 e la larghezza e l’edilizia ne confermano la costruzione tardiva. Tra le abitazioni borghesi, al N. 15, la piccola facciata disadorna della casa di Tristan Tzara, poeta e saggista fondatore del movimento Dada, nasconde ben sei livelli. Costruita da Adolf Loos nel 1926, ha un’articolazione degli spazi interni inimmaginabile dal disegno del prospetto; la facciata diventa un corpo indipendente che comunica con l’interno e con l’esterno come un volume a due facce. Un po’ più giù, all’altezza del N. 25, nella cortina di palazzi si apre la villa Léandre, una stradina senza uscita con villette d’inizio ’900 in mattoni intonacati. Dove avenue Junot si ferma per diventare poi rue Norvins è la piccola place Marcel Aymé, conosciuta per la singolare scultura Le passe-muraille, che raffigura un uomo che attraversa un muro: l’opera, dovuta al celebre attore nonché artista versatile Jean Marais, è ispirata all’omonimo racconto breve di Aymé e sembra celebrare il suo senso del fantastico.