Il museo restituisce un suggestivo spaccato del periodo romantico e dello stile di vita dei suoi protagonisti. Allestito nell’abitazione-studio del pittore olandese Ary Scheffer, raccoglie le memorie e le opere di colui che l’ha abitata e di vari suoi amici, nonché quelle di George Sand (dipinti, gioielli, disegni e arredi provenienti dalla sua casa, donati dalla nipote della scrittrice), che insieme ad altri letterati e artisti legati al movimento romantico frequentava il salotto di Scheffer e il fascinoso quartiere della «Nouvelle Athènes». Accresce l’atmosfera d’epoca il salone da tè aperto nella serra durante il periodo estivo. A nord-ovest del museo, la rue de Clichy conduce in place de Clichy (metro Place de Clichy), recentemente sottoposta a un restauro che ne ha riorganizzato la viabilità. Posta nel punto d’incontro di quattro arrondissement (8°, 9°, 17° e 18°), là dov’era una porta delle mura dei Fermiers-Généraux, è cinta da edifici di stile disparato – segno che nessun urbanista l’ha mai progettata (una rarità a Parigi) – sempre molto animata per i ristoranti, per i locali e per le sale cinematografiche, che proiettano film già dalla mattina.