La strada, in forte pendenza, conduceva all’altopiano su cui era il villaggio. Dopo le trasformazioni avvenute alla metà del ’700 (una pendenza più dolce e una bordura di alberi), diventò la passeggiata preferita dei parigini. Parallela a rue de Belleville, era separata da questa da campi coltivati e vigne. Oggi rue des Cascades, completamente rinnovata, mette in comunicazione le due arterie, così come rue de la Mare, che passa in prossimità del parc de Belleville. Al N. 69 bis, la chiesa di Notre-Dame-de-la-Croix, in stile neoromanico, fu costruita da Louis-Antoine Héret a partire dal 1863 e terminata solo nel 1880. Posta su un’altura, è collegata alla strada mediante una grande scalinata; il campanile, con i suoi 78 m d’altezza, domina l’intera composizione. Al N. 145 è la maison des Sts-Simoniens (visibile da uno slargo laterale): fu acquistata nel 1793 dal banchiere Blaise Enfantin e arricchita da un giardino, una cappella, alcuni chioschi e un viale di tigli lungo 100 m. Suo figlio Barthélemy Prosper, diventato l’erede spirituale del conte e filosofo Saint-Simon (autore del Nouveau Christianisme, una dottrina sociale basata sui valori del lavoro e del cristianesimo), trasformò la proprietà in una sorta di cenobio per accogliere i suoi seguaci. Il movimento, che da sociale divenne mistico, professava il rispetto della passione, volubile o eterna che fosse, voleva riformare il matrimonio e abolire la trasmissione ereditaria. Processati per offesa alla morale, gli accoliti furono imprigionati e la proprietà di Enfantin venduta all’asta per pagare le spese del processo.