La strada, esistente dal XIV secolo, deriva il suo curioso nome dalla deformazione di quello che aveva in origine, cioè «Pute-y-Muse», e che faceva riferimento alle prostitute che un tempo la frequentavano. All’angolo con quai des Célestins si trova l’hôtel Fieubet, costruito nel 1681 da Jules Hardouin-Mansart e decorato dal pittore Le Brun per il tesoriere Gaspard Fieubet. Snaturato nel 1858 da de Lavalette, dell’edificio ancora si ammirano la facciata sul giardino e la torretta. Ai NN. 27 e 33 della via spiccano alcune case antiche, mentre il cortile del N. 35 ospitava una locanda del ’500 alle cui scuderie (nel sottosuolo) si accedeva dalla rampa ancora visibile sulla sinistra. Nella vicina rue des Lions-St-Paul si segnalano i bei palazzi ai NN. 3, 11 e 12.