Prima della Rivoluzione, nella piccola place des Petits-Pères sorgeva un convento degli Agostiniani scalzi, detti, appunto, «Petits-pères». Oggi non resta che la chiesa, iniziata da Pierre Le Muet nel 1629 e terminata nel 1740. Durante la Controriforma, Carlo Borromeo, interprete del Concilio di Trento in architettura, considerava la pianta a croce latina più cristiana di quella a pianta centrale: per questo motivo la facciata e la pianta di Notre-Dame des Victoires si ispirano alla chiesa del Gesù di Roma, mantenendo però – come molti luoghi di culto francesi dello stesso periodo – un impianto medievale. All’interno numerosi ex voto decorano le pareti; nell’abside si trovano sette tele di Carl Van Loo, che nell’insieme costituiscono uno dei capolavori dell’arte religiosa del Settecento.