È un «pastiche» archeologico costruito da Percier e Fontaine nel 1808 per volontà di Napoleone I: in origine segnava l’accesso al palazzo delle Tuileries, oggi si staglia al limite occidentale della spianata attorno alla quale si articola il Louvre, inquadrandone il famoso ingresso principale, la Pyramide. Imitazione dell’arco di Settimio Severo a Roma, si sviluppa in tre fornici decorati da colonne con capitelli in bronzo; i sei bassorilievi celebrano le campagne di Boemia e le vittorie della Grande Armata. È sormontato da quattro statue di soldati per lato. Un tempo sulla cima si trovava un gruppo in bronzo con Napoleone su un carro trainato da cavalli dorati. Erano quelli sottratti alla basilica di San Marco a Venezia nel 1815: quando i cavalli tornarono da dove erano venuti, nel 1828 Bosio vi collocò alcune copie e un'allegoria della Restaurazione sul carro. A occidente dell’arco si stende il Jardin du Carrousel, che si protende verso il giardino delle Tuileries con una terrazza ornata da cespugli di bosso e da alcune statue femminili di Aristid Maillol, offerte alla città di Parigi dall’erede dell’artista Dina Vierny; una scalinata consente il passaggio dall’uno all’altro giardino.