L’edificio che sotto Carlo V fu sede del Parlamento e della Cancelleria era affidato alla responsabilità del «concierge», intendente del re con poteri giudiziari a cui competeva la gestione delle prigioni. La Conciergerie, infatti, fu il primo carcere di Parigi (dal 1391) e mantenne tale destinazione durante la Rivoluzione, quando vi si insediò il Tribunale rivoluzionario (1793) e vennero rinchiusi i condannati in attesa dell’esecuzione capitale (tra gli altri i reali di Francia), e ancora fino agli inizi del ’900. Del medievale palazzo reale (oggi palais de Justice), di cui faceva parte in origine, restano gli ambienti riservati al personale di servizio e alla guardia reale. Al piano terra, ribassato rispetto all’attuale livello stradale, si trova la vasta salle des Gens d’Armes: eretta intorno al 1310 sotto Filippo il Bello, è tra i migliori esempi di architettura civile gotica. Usata come refettorio dalle persone al servizio del re, a quattro campate con volta a ogiva, era scaldata da quattro camini e illuminata da finestre ora murate. Alla parete sinistra rimane un frammento di tavolo in marmo nero, parte degli arredi della sontuosa grande Sala di gala del primo piano (non più esistente) in cui si svolgevano i ricevimenti di corte; vi salivano scale a chiocciola di cui rimangono pochi resti e un esempio (ricostruito) alla parete opposta, dove pure si apriva l’accesso al padiglione delle cucine realizzate tra il 1350 e il 1364 (ne resta solo il pianterreno). La trecentesca salle des Gardes era l’anticamera alla Camera grande del re situata al livello superiore; sul capitello del pilastro centrale sono raffigurati Eloisa e Abelardo, protagonisti di una tragica storia d’amore. Le celle presentano ambienti diversificati e più o meno ‘arredati’, documentando con ciò le differenze economiche dei detenuti; infinita la lista dei prigionieri durante il Terrore. Due le cappelle: quella detta ‘dei Girondini’, perché qui consumarono il loro ultimo pasto i deputati della Gironda saliti al patibolo nel 1793, che occupa l’antico oratorio reale e la cappella commemorativa di Maria Antonietta realizzata nel 1815.