Il destino della Villette prese una svolta decisiva grazie alla creazione di un bacino idrico e alla costruzione del canal de l’Ourcq a opera di Napoleone. Con le successive aperture del canal St-Martin (1821) e del canal St-Denis (1827), la Villette si trovò al centro di un importante traffico fluviale. Lungo circa 800 m, il bassin de la Villette (1808) comincia all’altezza dell’ultimo ponte levatoio della città, il pont de la rue de Crimée e termina presso place de Stalingrad. Inizialmente realizzato come serbatoio d’acqua potabile e poi estesosi (con l’aggiunta di un secondo bacino) per incrementare la portata dei canali St-Denis e St-Martin e quindi renderli navigabili, il «bassin» divenne la via fluviale per cui transitavano 15.000 battelli carichi di olio, cereali, carbone e gesso. Le floride attività commerciali si intensificarono con la costruzione della ferrovia della Petite ceinture, che collegava il bacino della Villette alle stazioni ferroviarie del Nord e dell’Est e ai quartieri industriali della capitale. L’importanza del traffico economico subì un rallentamento e poi un arresto a partire dalla metà del XX secolo, dopo l’iniziale impennata dovuta ai conflitti mondiali. Oggi la navigazione è soprattutto turistica e l’intera zona è ormai più un luogo di passeggio che di commerci. Uno straordinario impulso è però venuto dall’iniziativa Paris Plages, che da metà luglio a metà agosto trasforma il «bassin» in una spiaggia urbana con il suo contorno di ristoranti, aree gioco per i bambini e aree riservate agli sport, trascinando una ripresa anche culturale del luogo (due cinema, uno per sponda, della catena MK2 si trovano sotto i portici dei quai che orlano il bacino).