L’immenso parc de Bercy, come un giardino romantico, propone percorsi attraverso la memoria del luogo: antiche vie lastricate, i resti di una strada ferrata, alcuni padiglioni, le rovine di un piccolo castello e soprattutto quattrocento alberi secolari che già popolavano questo territorio. Accanto, oltre allo scalo ferroviario di Bercy (dove arrivano i treni notturni dall’Italia), edifici e residenze completano il progetto: il monumentale Palais Omnisports, immensa sala per 17.000 spettatori mimetizzata sotto un tetto sistemato a prato e destinata a manifestazioni culturali, proiezioni di film e concerti (accoglie anche una pista di pattinaggio su ghiaccio); il viadotto del Ministère de l’Économie et des Finances, palazzo di Paul Chemetov che si protende sulle acque della Senna; e il Bercy Village. Quest’ultimo è in realtà un’area commerciale con negozi, ristoranti e sale cinematografiche, ma è stato sviluppato sulla conservazione delle architetture del XIX secolo e ha quindi il pregio di aver contribuito alla salvaguardia di un patrimonio che altrimenti sarebbe andato perduto.