Costituiva l'orgoglio della città ed era certamente motivo di stupore per i mercanti che giungevano da contrade lontanissime dopo giorni di marcia nel deserto. Si tratta di una strada lunga 1100 metri, con una carreggiata centrale larga 11, fiancheggiata da portici di 6 metri di larghezza, sui quali si affacciavano le botteghe e gli edifici pubblici più importanti. Pur ispirandosi ai principi costruttivi classici, gli architetti di Palmira hanno mostrato una certa originalità, arrivando a sovvertire le regole adottate nelle principali città romane. Il fusto delle colonne dei portici è ad esempio interrotto a due terzi dell'altezza da mensole, che un tempo recavano statue. Inoltre la Via Colonnata non fu concepita come un elemento del quale sottolineare le fughe prospettive, ma pensata come a una serie di tronchi stradali, spesso non in asse tra loro, interrotti da costruzioni, come l'arco di trionfo, il tetrapilo e un tempio funerario.