Quando l’anno 1000 era ancora lontano e la produzione artistica in questa parte d’Europa era prerogativa dei mori, nelle Asturie si costruivano chiese anziché moschee. Culla dell’architettura cristiana, la regione ha visto fiorire il preromanico asturiano (IX-X secolo), con i suoi edifici semplici dalle architetture sobrie. I più alti esempi di questo stile si trovano circa 3 km a nord di Oviedo. O meglio, si nascondono. Incastonati come sono sulle pendici meridionali del monte Naranco, circondati da una vegetazione rigogliosa che ne esalta la bellezza. Le volte a botte, gli archi su colonne a fascio, i contrafforti esterni di Santa María de Naranco sono di chiaro gusto preromanico; internamente le decorazioni sono poche ma assai preziose, tra colonnine tortili, capitelli con motivi vegetali, medaglioni decorati e finte lesene con rappresentazioni simboliche. Sempre sul monte, la chiesetta di San Miguel de Lillo che, nonostante modifiche successive, conserva mirabili rilievi, con l’alternanza tra motivi floreali e geometrici tipica di questo stile.