La “Casa delle navi vichinghe” fu costruita nel 1926-32 per custodire tre imbarcazioni ritrovate in cumuli funerari lungo il Fiordo di Oslo. Non si sa con precisione quale fosse il loro uso. In origine probabilmente usate dall'antico popolo di navigatori per le spedizioni verso le coste del mare del Nord, potrebbero essere state poi convertite in vascelli funerari per il viaggio nel mondo dei morti dei loro proprietari, appartenenti a famiglie reali. La nave di Oseberg, lunga 21 metri e larga 5, risale alla metà del IX secolo ed è forse appartenuta alla regina Åsa. Utilizzata per il suo corredo funerario, fu ritrovata nel 1904 piena di gioielli e utensili vari. Riportata alla luce nel 1867, la nave di Tune è quella più danneggiata, mentre la più imponente è la terza imbarcazione, quella di Gokstad, lunga 23 metri, ritrovata nel 1880 e datata intorno al X secolo. Oltre alle navi vichinghe, il museo espone oggetti domestici e funerari ritrovati nelle tombe, un notevole carro vichingo, piccole barche e tre slitte.