Un nuovo museo per raccontare la storia di Napoli attraverso le opere degli artisti che ne hanno ritratto vita e identità nel corso del ‘900 o, più semplicemente, che sono nati in questa città ereditandone cultura, colori e atmosfere. Allestito negli spazi dell’ex Carcere Alto il museo, inaugurato nel 2010, si compone di circa 170 opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni, in parte provenienti dalle raccolte museali della Soprintendenza e da donazioni e collezioni private, in parte dalla Galleria nazionale d'Arte Moderna di Roma e dal Mart di Rovereto (in comodato). Il percorso espositivo è diviso in sezioni cronologiche: la Secessione dei ventitre (1909); il primo Futurismo a Napoli (1910-14); il movimento dei Cirrumvisionisti e il secondo Futurismo (1920-30); il secondo dopoguerra (1948-58); il Gruppo Sud; il Neorealismo, il gruppo M.A.C; l'Informale e il Gruppo '58. Una sezione Speciale è dedicata agli anni Settanta, con le sperimentazioni della poesia visiva e l'attività di gruppi legati a esperienze nel campo del sociale. L'ultima parte dell'allestimento si confronta invece con la contemporaneità più prossima, a partire dai segni lasciati nella memoria cittadina dal terribile terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia.