Il numero delle isole che compongono questo particolarissimo arcipelago al largo della costa di Zara? Si dice 89, ma tra isole maggiori, isolotti e scogli si rischia davvero di perdere il conto. In un mare limpidissimo, sembrano galleggiare queste “gocce” di roccia bianca, frastagliatissime, con grotte sottomarine e baie nascoste. Non rimane nulla dei boschi che una volta ricoprivano l’arcipelago delle Incoronate. Oggi il paesaggio si presenta arido, aspro, con alti strapiombi, dirupi e le pietraie tipiche del suolo carsico. Sparuti ulivi, fichi e qualche albero di vite fanno da vedetta sulle isole più grandi, mentre un’infinita trama di muretti a secco racconta la storia di un’economia povera basata sulla pastorizia. Non ci sono strade sulle Kornati, solo costruzioni isolate e rari villaggi formati da una manciata di case direttamente sul mare, ognuna con un piccolo molo per l’insostituibile barca. Per tutelare i fondali marini e l’assoluta distanza dalla modernità in cui sono ancora immerse le Incoronate, nel 1980 è stato istituito il Parco Nazionale dell’arcipelago. Dalla località di Murter, sull’isola omonima, si parte alla volta di questo autentico paradiso per velisti e sub, ancora abitato da testuggini marine.