Montalto delle Marche, “patria carissima” di Papa Sisto V, è situata nella fascia collinare che va dalla costa Adriatica alla catena dei Monti Sibillini, ad una distanza di venti minuti sia dal mare sia dalla montagna. Il territorio, che sorge tra i fiumi Aso, Tesino e Menocchia, è quellodella Valle dell'Aso, una rigogliosa e fertile vallata.

Vista di Montalto - Foto: Francesca Tilio
Vista di Montalto - Foto: Francesca Tilio

COSA VEDERE

Tra le principali attrattive spiccano i luoghi di interesse storico e artistico, a partire dalla maestosa Concattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della Diocesi istituita da Papa Sisto V, e il Monastero di Santa Chiara. Da vedere anche Palazzo Paradisi, all’interno del caratteristico centro storico. Merita una visita anche il Mulino Sistino, situato nella valle dell’Aso, è un raro esempio di mulino fortificato risalente al 1320, con le sue tre sezioni—macine, abitazione e merlature difensive—offre un’esperienza unica di ingegneria medievale e oggi, restaurato, ospita eventi e visite guidate.

Gli amanti dell’outdoor potranno esplorare sentieri come il "Percorso Sistino" e il "Percorso Chiese", oppure ammirare la secolare Cerquatonda, un affascinante albero monumentale.

Scorcio del centro - Foto: Francesca Tilio
Scorcio del centro - Foto: Francesca Tilio

PRODOTTI E TRADIZIONI

Montalto è celebre per le produzioni di frutta, vino e olio di oliva. Tra i prodotti più rinomati segnaliamo il vino Passerina Marche IGP e l’Oliva Ascolana del Piceno.

Dintorni di Montalto delle Marche - Foto: Francesca Tilio
Dintorni di Montalto delle Marche - Foto: Francesca Tilio

EVENTI

Sono numerosi gli eventi che, in particolare nel periodo estivo, animano il territorio, tra i quali:  la Notte delle Streghe e dei Folletti (agosto) periodo in cui i vicoli e le piazze del paese si riempiono di allestimenti scenici creativi e personaggi delle fiabe che accolgono i bambini in visita, con tutto il paese coinvolto nell’organizzazione; il Festival degli Appennini (maggio) un evento musicale dedicato ai canti della montagna, alpini e popolari che si svolge dal 1988; il Festival della Poesia (luglio) caratterizzato da giornate dedicate a seminari, letture, concerti e al teatro di poesia.

Perché Bandiera Arancione:

“In un contesto paesaggistico di pregio, la località si distingue per il centro storico raccolto e tipico. Gli attrattori storico-culturali sono vari e di valore, arricchiti anche da pannelli informativi esaustivi. Il servizio di informazioni turistiche è efficiente grazie a un punto informativo dedicato e funzionale, che permette di scoprire al meglio il territorio.” Marta, ghost visitor TCI