Vecchia di 3000 anni, il suo nome in arabo significa “città murata” e ancora oggi la poderosa cinta muraria dell’antica capitale di Malta si staglia sopra il territorio circostante da un’altura nella parte centro-occidentale dell’isola.
Insediamento punico e greco, sotto i romani i confini del municipium di Melita superavano di gran lunga gli attuali, estesi nel territorio della confinante Rabat. Capitale araba nell’870, vi passarono italiani, spagnoli, normanni, francesi e inglesi; bell’esempio del contatto di culture e stili diversi è la Cattedrale di St Pawl, riuscita sintesi delle influenze normanne, romane, siciliane con il barocco maltese.
Oggi Mdina è uno splendido borgo che ha conservato il tessuto medievale più intatto del Paese, percorso da strette vie ombrose acciottolate che portano a notevoli edifici normanni, e con minimi interventi urbanistici dell’epoca dei Cavalieri. Aristocratica e isolata nella sua storia, pressoché inviolata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Mdina si è guadagnata l’appellativo di “città silenziosa”, forse anche perché i suoi 258 abitanti sono amanti dei ritmi antichi e lenti propri degli isolani.