Al limite sud di Harlem, fu fondato nel 1969 come museo di quartiere, con lo scopo di diffondere tra i giovani la coscienza della propria cultura originaria. Oggi, grazie all’eccellenza delle sue collezioni permanenti, delle sue mostre temporanee e dei suoi concerti pubblici, il museo svolge un ruolo rilevante per la conoscenza dell’originalità e della ricchezza delle arti caraibica e latino-americana. Nella sezione riservata alla collezione permanente di arte precolombiana e contemporanea, il cui allestimento cambia annualmente, si segnalano gli oggetti fabbricati dai taínos, popolazione estinta che abitava il bacino caraibico al tempo di Colombo. Per l’arte tradizionale sono rilevanti i vasi in ceramica a disegni astratti degli shipibo, popolazione indigena stanziata nel bacino del Rio delle Amazzoni peruviano. L’attività prevalente del museo riguarda l’allestimento di mostre d’arte contemporanea, con opere prodotte da giovani artisti e da ex «writers» (graffitari) di cultura ispanica che trattano temi d’attualità e usano linguaggi legati ai modelli culturali della comunità latino-americana (hip-hop).