La bellezza degli oggetti, l’eleganza delle forme e la preziosità delle decorazioni, anziché la funzione tecnica e militare, governano l’allestimento di questa collezione (primo piano a destra). Una galleria centrale, dove una ricostruzione scenografica restituisce realisticamente la marcia di una squadra di cavalieri armati, è il fulcro delle sale disposte tutt’intorno. Il punto di forza della collezione sono le armi dell’Europa occidentale, con alcuni pezzi molto rari, risalenti al VI secolo (elmo ostrogoto) e alle crociate (pomo di spada con le insegne di Pierre de Dreux, duca di Bretagna). Rare anche le armature del XIV e XV secolo, allorché si affermò un tipo di protezione metallica integrale, ben rappresentata da un’armatura italiana rinvenuta nell’isola greca di Eubea, all’epoca possedimento della repubblica di Venezia. Numerose e sontuosamente ornate le armi e le armature dal XVI secolo, come quelle tedesche, realizzate a Norimberga per gli elettori di Sassonia, o per l’imperatore Ferdinando I, dall’armaiolo di fama internazionale Kunz Lochner. I laboratori reali di Greenwich producevano armature di grande bellezza per l’aristocrazia inglese (armatura per sir George Clifford, conte di Cumberland) e per la casa regnante. Le più elaborate fantasie di artisti e artigiani adornano le armature da parata, in cui le esigenze difensive sono subordinate alla finalità estetica: si noti l’armatura di Enrico II, di fattura francese in metallo dorato e argentato, o l’elmo da giostra dell’armaiolo italiano Filippo Negroli. Un pezzo di notevole importanza storica e tecnica è la pistola a ruota appartenuta a Carlo V, una delle prime armi di questo tipo, messa a punto nei primi decenni del XVI secolo dall’orologiaio e armaiolo di Monaco Peter Peck, che unisce l’ingegnosità meccanica alla ricercatezza decorativa. Alcune delle spade presenti nella collezione sono autentici gioielli maschili, con finalità ornamentale e di simbolo di rango: else d’oro e d’argento abbellite con porcellana, tartaruga o cristallo di rocca. Tra le armi americane, dal periodo coloniale al tardo XIX secolo, emerge per significato storico una delle spade onorifiche commissionate per commemorare la guerra del 1812, mentre fanno parte della tradizione americana vari modelli di revolver Colt e Smith & Wesson, alcuni con decorazioni in argento della gioielleria Tiffany. Affascinante la serie delle armi e armature giapponesi, una raccolta di grande completezza, che ruota attorno a una splendida armatura medievale (yoroi) utilizzata dai guerrieri a cavallo, recante nel pettorale un’immagine della divinità buddhista Fudo Myo-o, dell’armaiolo Ashikaga Takauji.