Questa sezione (primo piano al centro) include oltre 50000 pezzi databili dagli inizi del XV secolo fino al primo Novecento: sculture di dimensioni e materiali vari, ambientazioni architettoniche con mobilio di vari stili, comprese alcune stanze d’epoca (Period Rooms), ceramiche e vetri, manufatti in metallo e oreficeria, orologi e strumenti di precisione, tappeti, arazzi. Sale italiane. L’arte tipicamente italiana e rinascimentale della tarsia trova nel Metropolitan Museum due esempi assolutamente straordinari: lo studiolo di Federico da Montefeltro a Gubbio (c. 1480) realizzato da Baccio Pontelli e il rivestimento in legno per la cappella del castello de la Bastie d’Urfé presso Lione, con pala d’altare disegnata dal Vignola (1548) e intarsiata da fra Damiano da Bergamo. Tra gli oggetti di arte applicata, magnifico il tavolo Farnese, eseguito dal Vignola per il palazzo romano del cardinale Alessandro Farnese. Di squisita fattura la camera da letto di palazzo Sagredo (Venezia; 1718). Ambienti inglesi. Tra le sale inglesi, ricchissime di argenti, suppellettili e oggetti preziosi, spiccano le stanze d’epoca: in particolare, la Lansdowne Room (1765), sala da pranzo proveniente da Londra, che consente di ammirare lo stile neoclassico di Robert Adam; la Kirtlington Park Room (1742), originariamente sala da pranzo di una residenza vicino a Oxford. Ambienti francesi. La stanza Luigi XV è arredata da boiserie tratte da una casa di Parigi (c. 1720), da un Ritratto di Luigi XV a 5 anni (l’età in cui salì al trono) e dalla bonaria fisionomia di un busto dello stesso re di J.-B. Lemoyne, brillante scultore rococò. Nella Cabris Room, già salotto di rappresentanza dell’Hôtel de Cabris a Grasse, appaiono degne di nota le boiserie neoclassiche. La nobile grazia dello stile Luigi XVI è esemplificata dalla Tessé Room, salone principale dell’Hôtel de Tessé a Parigi (1772). Porcellane di Sèvres e altri oggetti di lusso accompagnano alla State Bedroom in stile Luigi XIV, un allestimento costruito attorno all’alcova che presenta quattro splendidi arazzi (1683). La Bordeaux Room (1785 circa) è un salottino circolare con boiserie di eleganza neoclassica che contiene un tavolo da gioco meccanico a funzioni multiple, invenzione dell’ebanista tedesco David Roentgen. The Jack and Belle Linsky Collection. Alloggiata in 7 sale, questa preziosa raccolta – donata al museo nel 1982 – conta 380 opere d’arte, tra cui molti capolavori, dal rinascimento in poi. Frutto di un collezionismo eclettico, annovera opere di pittura, sculture, porcellane, oggetti preziosi, mobili, orologi. Tra i dipinti – italiani, fiamminghi, francesi – merita speciale attenzione un Ritratto di uomo di notevole importanza storica: si tratta infatti della prima opera datata (1597) di Rubens, dipinta a 26 anni, prima del suo viaggio in Italia. Molte delle più belle porcellane settecentesche del Metropolitan fanno parte della collezione Linsky. Numerose anche le piccole sculture raccolte dai Linsky: il bronzetto di Pan (o Satiro) dell’Antico, appartenuto ai Gonzaga, è tra le più antiche. Architettura spagnola. L’ambiente più affascinante della sezione di scultura e arti decorative europee è il patio di Vélez Blanco, cortile balconato proveniente dal castello di Vélez Blanco presso Almería (Andalusia; 1506-15). Scultura europea. La sala dei bronzetti italiani rinascimentali (536) ospita una collezione specializzata, nella quale sono rappresentati tutti i centri di punta dell’arte della fusione. La galleria delle sculture di grandi dimensioni italiane e francesi, dal XVII al primo XX secolo, permette di ammirare diversi capolavori. Ma è anche possibile imbattersi in un pezzo di altissimo artigianato italiano, come lo stipo fiorentino uscito dall’Opificio delle Pietre Dure (1615).