Al primo piano, copre un arco di tempo vastissimo e cruciale per l’arte occidentale, dall’età paleocristiana fino al gotico, con una varietà di oggetti e materiali complessa e stratificata, una copertura geografica completa, un allestimento scenografico di grande impatto nelle vaste sale centrali: il museo ha dedicato all’arte medievale la sezione distaccata dei Cloisters. Nella lunga galleria dell’arte bizantina primitiva, fra le tante meraviglie dell’oreficeria del tempo, spicca il set in argento di 4 piatti con episodi della vita del re David: la decorazione a sbalzo nello stile realistico della tarda classicità si deve ad artigiani di Costantinopoli (629-630). Medieval Europe Gallery. Un ciborio del XII secolo del marmoraro romano Nicolaus Ranucius domina questo spazio, che accoglie sculture (Madonna col Bambino in legno policromo, dalla regione dell’Alvernia, XII secolo, in rigida posa frontale con panneggi stilizzati), vetrate dipinte (pannello con Angeli che spargono incenso, da Troyes, 1170-80), piccoli oggetti devozionali (scrigno in avorio con scene tratte da romanzi cavallereschi, finissimo lavoro francese, 1320-40), suppellettili sacre (croce processionale in argento dalle Asturie, 1150-75), reliquiari (reliquiario di Champagnat, presso Limoges, circa 1150-75, in rame dorato e smalto), frammenti architettonici d’epoca romanica. Medieval Sculpture Hall. Scenografico ambiente a forma di navata di chiesa, interrotto da una splendida cancellata di coro in ferro battuto del 1763, proveniente dalla cattedrale di Valladolid. Vi si vedono diverse sculture gotiche, in particolare Madonne col Bambino dalla leggiadra postura arcuata assecondata dal panneggio, caratteristica dello stile, come quella proveniente dalla Lorena, del 1300-1320, o quella normanna, del primo quarto del XIV secolo. Il leggio marmoreo dalla cattedrale di Pistoia (1301), in forma di aquila a grandezza naturale, simbolo dell’evangelista Giovanni, è opera del più eminente scultore gotico italiano, Giovanni Pisano, che rende il piumaggio con virtuosismo aggressivo. Della sua bottega viene poi il pilastro tetramorfo del pulpito della cattedrale di Pisa (1310). Il busto di Maria di Francia, figlia di Carlo IV, è un delicato ritratto (1381) già posto sulla tomba della principessa nella cattedrale di Saint-Denis, presso Parigi, vandalizzata durante la Rivoluzione francese. Sempre francese ma molto più tardo è il gruppo della Madonna col Bambino da Poligny (in Borgogna; 1415-17), capolavoro di Claus de Werve in arenaria dipinta. Un gioiello dell’arte tessile è il grande arazzo dell’Annunciazione (1410-20), eseguito da un laboratorio dei Paesi Bassi su disegno di un artista appartenente alla cerchia del gotico internazionale, che colloca con perizia pittorica i due personaggi in un sontuoso padiglione aperto su un giardino paradisiaco. Medieval Treasury. Vetrate policrome (XIII secolo) provenienti da chiese fiamminghe, francesi e inglesi fanno da sfondo a oggetti in avorio (pala d’altare in osso di Baldassarre degli Embriachi, il più noto degli intagliatori in avorio del suo tempo, raffigurante episodi della vita di Cristo, S. Giovanni Battista, S. Giovanni evangelista; 1390-1400), smalti, croci processionali, reliquiari (reliquiario di Maria Maddalena, italiano; tardo XV secolo), piccoli oggetti di culto (S. Caterina d’Alessandria in oro e pietre preziose, di raffinata fattura francese e forse parte di un reliquiario; c. 1400), suppellettili sacre, manoscritti miniati.