Il museo, aperto al pubblico nel 1908, presenta raccolte archeologiche, di arti plastiche e di arti applicate provenienti dalla penisola iberica e dall’America latina. Sulla terrazza antistante l’ingresso si erge la statua equestre del Cid Campeador, opera di Anna Hyatt Hurtington, del 1927-43. Le collezioni d’arte e di arti applicate si distribuiscono su due livelli; da notare il patio a pianterreno, circondato da arcate ispirate al rinascimento spagnolo. Per la pittura si segnalano su tutti due gioielli: la Pietà di El Greco (1600 c.), che adombra la lezione dell’antichità classica e reminiscenze di Michelangelo e dei manieristi; il Ritratto della duchessa d’Alba (1797), la nobildonna che fu musa e forse amante di Goya, qui ritratta in nero per la vedovanza, ma con un ricco abito non aristocratico bensì da popolana, nel gesto di indicare nel terreno la firma di Goya stesso. Sono poi presenti il manierista Luis de Morales (Sacra famiglia) e un significativo nucleo di artisti del Secolo d’Oro spagnolo: Francisco de Zurbarán, Jusepe de Ribera, Murillo, Velásquez (Ritratti). Un autentico inno alla «hispanidad» sono i dipinti murali illustranti le Province di Spagna, di Joaquìn Sorolla, autore che testimonia il rinnovamento in senso impressionistico dell’arte iberica agli inizi del XX secolo. Nella sezione di arte medievale si distinguono il pannello dell’Ascensione attribuito a Gherardo Starnina e, soprattutto, alcune opere di arte applicata islamica, come una scatola intagliata in avorio, firmata Khalaf (c. 965). Nella preziosa e vasta collezione dei tessili, che attesta l’alta qualità dell’artigianato di Granada, spicca un magnifico esempio di broccato in seta e oro dall’Alhambra (c. 1400); inoltre, ceramiche con la tecnica della «cuerda sica» (c. 1500), gioielli, vetri. La collezione di archeologia spazia dai reperti funerari del II millennio a.C. della bassa valle del Guadalquivir agli avori fenici, dai gioielli celtiberici ai ritratti romani (Julia Drusilla, sorella dell’imperatore Caligola) e ai mosaici (testa di Medusa da Canania, oggi Alcolea del Rio, in Andalusia).