Cuore geografico, storico e sentimentale del quartiere Malasaña è questa piazza bordata da una gradevole quinta di ordinate e variopinte case popolari, recuperate con cura, dal tipico, stretto affaccio dei balconi bordati da esili ringhiere in ferro battuto; chiuso su un lato dalla seicentesca chiesa Las Maravillas, accoglie sugli altri tre con una lunga teoria di tavolini, affollati a tutte le ore, da cui lo sguardo si posa sul neoclassico gruppo marmoreo al centro della piazza e sull’arco che lo sottolinea, omaggio agli eroi che si opposero all’invasore francese il 2 maggio (da qui il nome della piazza) del 1808. Il nome stesso del quartiere, Malasaña, è entrato via via nel senso comune, fino a prendere il posto di quello ufficiale (barrio de Maravillas), a ricordo di una ricamatrice, Manuela Malasaña, caduta quel giorno sotto il fuoco delle truppe napoleoniche. Di giorno la piazza e il reticolo delle vie che la perimetrano, calle de la Puebla, calle de la Madera, corredera Baja de San Pablo, offrono una gradevole alternanza di tradizionali insegne a mosaico, e di vetrine spiazzanti e di metropolitana contemporaneità. La sera sono di scena fino ad ora tarda le stuzzicanti proposte di locali, ristorantini (etnici e di territorio a dividersi la clientela) e tapas bar.