Per condividere in prima persona una delle più sedimentate e vissute abitudini del madrileno tipo, vale la pena fare una puntata, la domenica di buon mattino, a El Rastro, l’area commerciale storicamente ‘proletaria’ di Madrid, compresa tra calle de Toledo a ovest, calle de Lavapiés a est e plaza Tirso de Molina a nord. Forse già nel Seicento una serie di improvvisati banchetti che vendevano carni avevano cominciato ad affollare le strade intorno alla zona delle concerie e del mattatoio (rastro è in effetti il solco che lasciavano le bestie che opponevano resistenza mentre venivano portate al macello). In seguito divenne il luogo di vendita e di scambio di ogni tipo di mercanzia per il proletariato urbano e, alla fine dell’Ottocento, alcuni banchetti si trasformarono in negozi. Oggi, concentrato lungo calle Ribera de los Curtidores, El Rastro è il mercatino delle pulci di Madrid e vi si trova di tutto, dall’antiquariato non d’autore ai vestiti di seconda mano; ogni domenica mattina (e nei giorni di festa) una composita folla si riversa in queste strade a caccia del buon affare, o semplicemente per rinnovare il rito di un caffè in compagnia o per assaggiare le gustose sardine alla brace che si vendono su alcune bancarelle. La presenza di un numero crescente di turisti nulla toglie all’autenticità dell’evento e del modo in cui i residenti lo interpretano. I piccoli negozi lungo la sede del mercato, El Rastro in versione ‘stabile’, sono invece aperti tutta la settimana. In qualunque giorno ci si rechi al Rastro, però, attenzione: nella calca si muovono a loro agio anche i borseggiatori.