È l’arteria principale della Madrid asburgica, su cui aprirono nel secolo XVII le botteghe di argento e gioielli, di scarpe e sete preziose, e più di recente antiquari, librerie, botteghe artigiane. Snodo obbligato della viabilità urbana del barrio, è fiancheggiata da edifici di un certo rilievo soprattutto nel tratto a ovest di Plaza de la Villa. Il tardorinascimentale Palacio de Cañete, al N. 69, è sede del Centro culturale Sefarad-Israel che approfondisce con mostre tematiche il ruolo dell’ebraismo nella storia della Spagna. All’angolo tra calle Mayor e calle Bailén si incontra il Palacio de Uceda, edificio del 1611 progettato da Juan Gómez de Mora che fu il prototipo della dimora signorile madrilena; oggi è sede della Capitanería General e del Consiglio di Stato (non si visita). Lo fronteggia il Palacio de Abrantes (calle Mayor, 86) dove risiede l’Istituto Italiano di Cultura.