Al principio della calle Fernando VI si trova l’interessante – e raro nello skyline madrileno – Palacio de Longoria, ovvero la sede della Sociedad de Autores y Editores, edificato da José Grasés Riera nel 1902, il miglior esempio di liberty esistente in città, purtroppo non aperto alle visite. In zona vi sono altre facciate e motivi architettonici di stampo modernista, di cui sono bizzarro esempio i lucertoloni in pietra che sostengono il cornicione della Casa de Los Lagartos in calle Mejía Lequerica 1; e al profilo più aristocratico di questi isolati si intona anche la tipologia dei negozi di alimentari (abbondano pasticcerie, enoteche, saloni da tè) e le eleganti vetrine di alcuni tra i più quotati stilisti madrileni. Più a est, in calle de Hortaleza, la non distante chiesa di San Antón de los Escolopios custodisce nel transetto destro uno dei più bei dipinti di Goya, Comunione di San Giuseppe Calasanzio, del 1820.