Capitale spagnola con 3 milioni e mezzo di abitanti, è la principale città della Penisola iberica, oggi anche capitale economica, finanziaria e culturale, avendo sottratto il ruolo alla storica rivale Barcellona.
Madrid ha saputo trasformarsi in qualcosa di più della sede istituzionale del Paese, scrollandosi di dosso l'immagine di freddo simbolo della Spagna franchista nella seconda metà degli anni '70. Si è così reinventata in modo spregiudicato nel look e nella cultura un cambiamento che ha portato la città a essere percorsa, oltre che dagli immancabili burocrati, da colorati backpackers, artisti alternativi e spagnoli di ogni provenienza. Se non è il clima a fare di Madrid una meta accogliente (gli stessi madrileni parlano di “dieci mesi d’inverno e due d’inferno”), sono il suo patrimonio architettonico e i suoi splendidi musei, tra cui il Prado, a farne una destinazione irrinunciabile per il turismo culturale.
Il centro della città è diviso in “barrios” (quartieri), diversi per monumentalità, ma uniti dalla medesima vivacità, con strade affollate a ogni ora del giorno e della notte, ristoranti, “taperie” e negozi. Cuore della zona storica (la Vieja Madrid), è il quartiere degli Asburgo, che racchiude la massima concentrazione di monumenti intorno alla scenografica plaza Mayor.
Città bella ed elegante, si è da tempo meritata l’etichetta di “capitale della movida spagnola”, intrattenendo milioni di turisti ogni anno e garantendo una perenne “marcha” (animazione) anche ai madrileni, notoriamente popolo di nottambuli e festaioli. Dire che la Spagna è Madrid probabilmente è azzardato, ma è sorprendente la sua capacità di riassumere e proporre il meglio della cultura spagnola. Sembra paradossale, ma è proprio qui che si ammirano alcune delle esibizioni più valide di flamenco (tradizione tipicamente andalusa).