Merita di essere visitata a piedi, affrontando le salite coi tram (eléctricos) e con le funicolari (elevadores), per non lasciarsi sfuggire nulla del suo fascino antico e dei monumenti che crescono addossati ad abitazioni spesso fatiscenti. Solo così si potranno portare a casa ricordi di vita vera e non solo fotografie e immagini sfuggenti di chiese e musei. Solo così si potrà accorgersi anche solo di qualcuno tra le centinaia di contrasti di Lisbona, per mescolarsi con i suoi abitanti, immergersi nell'atmosfera mista di memorie coloniali, di fado, di progetti per l'avvenire e lasciarsi conquistare dai profumi e dagli odori di mercati rionali e parti di città fuori dalle tradizionali rotte turistiche.
Uno dei segreti del fascino della capitale del Portogallo sta nella varietà di ambienti e atmosfere che si incontrano spostandosi da un quartiere all'altro, quasi ci si trovasse in città completamente diverse.
Si sale su uno dei suoi sette colli, quello del castello de São Jorge, per una vista a 360° dell'abitato. Subito appaiono i quartieri dell'Alfama, con i suoi vicoli che si arrampicano al castello, e della Mouraria, dove le case dalle tinte pastello e le taverne da cui escono le melodie del fado impregnano l'area di un'aria nostalgica che rischia di catturare l'anima. Giù, più in basso, la Baixa, la zona del passeggio e dello shopping elegante. In riva al Tago, dove un tempo approdavano i velieri carichi di beni preziosi dalle colonie oltreoceano, i magazzini sono stati convertiti in ristoranti e bar di design; e proprio grazie ai proventi delle colonie si abbelliscono conventi, chiese e si sviluppano i quartieri del Chiado e del Bairro Alto, oggi punto di incontro di artisti e di giovani studenti. Là dove lo sguardo arriva, si vedono i campanili di São Roque e di Santa Catarina, svettanti tra dimore nobiliari e monasteri.