È questo uno dei musei provinciali più ricchi e importanti di Francia. La sezione archeologica porta alla scoperta delle grandi civiltà mediterranee, in particolar modo di quella egiziana, greca, etrusca e romana. Seguono l’arte del medioevo e del rinascimento, con oreficerie sacre, avori e, tra i pezzi di maggiore pregio, un bassorilievo di Donatello e una Croce-reliquiario che la tradizione vuole contenga un frammento della Croce di Cristo. La galleria della scultura offre un excursus nella scuola francese ottocentesca, con opere di Frémiet, Bourdelle e Claudel. Divisa per scuole, la raccolta di dipinti, al primo piano: Van Dyck e Rubens per la scuola fiamminga; Ribera, el Greco e Goya sono i fiori all’occhiello della tradizione pittorica spagnola; la pittura veneta è invece rappresentata da Veronese, Bassano e dal Tintoretto. Ampi spazi sono dedicati alla scuola francese: tra i tanti maestri de Champaigne, Bourdon, Delacroix, Corot, Géricault, Courbet. Lavori di Sisley, Renoir, Monet, Toulouse-Lautrec e Matisse tra gli impressionisti e i post-impressionisti. L'esposizione si chiude cronologicamente con l’arte moderna, con opere di Léger, Picasso e Delaunay.