Il museo, inaugurato nel 1961 da André Malraux, ministro della cultura di de Gaulle, è celebre per la collezione di impressionisti e fauves. Ma anche per la più ricca raccolta al mondo di opere di Boudin (oltre 220 tele e 70 disegni) e per i numerosi lavori di Raoul Dufy, che permettono di ammirare lo stile personalissimo del pittore di Le Havre. Tra i maestri italiani si segnalano Bronzino, Tiepolo, Luca Giordano e la Cacciata di Simon Mago di Solimena. Chiari influssi caravaggeschi si colgono pure nelle opere di pittori spagnoli, come nel drammatico S. Sebastiano di Ribera. Tra i dipinti olandesi e fiamminghi del XVII secolo (soprattutto ritratti, scene di genere, paesaggi e marine) spicca La vocazione di S. Matteo di Hendrich Terbrugghen. Ben più consistente per numero di opere è la pittura francese, che spazia dal manierismo all’800 mentre tra i dipinti del XIX secolo si segnalano opere di Delacroix, Gustave Doré e la pittura innovativa di Millet, Corot, Courbet e Adolphe Monticelli, che preannuncia l’avvento degli impressionisti. La collezione degli impressionisti vanta opere di Monet, Sisley, Pissarro, Renoir , Manet e Gauguin.